Il Consiglio di Stato ritiene illegittimo un ordine di rimessione in pristino per assenza nel caso scrutinato di un pregiudizio effettivo per l’interesse pubblico alla base dell’esercizio del potere amministrativo e del controllo urbanistico del territorio.
Nella fattispecie si trattava di una sopraelevazione, realizzata 54 anni prima dell’accertamento, pari a 53 cm. che ha condotto ad un aumento di un edificio condominiale, da mt. 16,50 (originariamente assentiti) a mt. 17,03 (effettivamente realizzati), e che ha dato luogo a incrementi nei singoli appartamenti che però risultavano essere stati sanati dai proprietari delle unità immobiliari mediante il pagamento della sanzione prevista dall’articolo 34 del T.U. Edilizia.

La sentenza del Consiglio di Stato, Sezione Sesta, n. 2836 del 12 maggio 2018 è consultabile sul sito istituzionale della Giustizia Amministrativa al seguente indirizzo.