Il Consiglio di Stato ribadisce che la destinazione a verde agricolo di
un’area, stabilita da uno strumento urbanistico generale, non implica per forza
che essa soddisfi in modo diretto ed immediato gli interessi agricoli,
potendosi giustificare con le esigenze di un ordinato governo del territorio;
tra queste ultime rientra pure la necessità d’impedire un’ulteriore
edificazione o un congestionamento delle aree, affinché si mantenga
l’equilibrato rapporto quantitativo tra aree libere ed edificate o industriali
e si realizzino i bisogni collettivi di maggior vivibilità dello spazio urbano,
se del caso mercé la contrazione dell’illimitata espansione edilizia; tutto ciò
non determina né veri e propri insediamenti agricoli nuovi, né puntigliose
verifiche sulla reale vocazione delle aree stesse allo sfruttamento produttivo
agricolo.
La sentenza del Consiglio di Stato, Sezione Quarta, n. 407
del 22 gennaio 2018 è consultabile sul sito istituzionale della Giustizia
Amministrativa al seguente indirizzo.