Il Consiglio di Stato aderisce all’orientamento secondo cui la verifica del comune in ordine al rispetto della disciplina privatistica deve essere circoscritta a quei limiti agevolmente conoscibili ovvero effettivamente conosciuti e non contestati; infatti, non è concretamente esigibile un approfondimento da parte del comune di ogni singolo aspetto privatistico relativo ai rapporti tra condomini e di vicinato astrattamente idoneo a riflettersi sulla legittimazione del richiedente il titolo edilizio (nella fattispecie è stato rilevato che il mancato rispetto della distanza dalla proprietà confinante ledeva anche un limite legale, da ritenersi, pertanto, un limite “agevolemente conoscibile” e dunque verificabile anche in sede amministrativa, da cui la legittimità del rilievo concernente il mancato assenso della proprietà confinante).

La sentenza del Consiglio di Stato, Sezione Sesta, n. 6860 del 3 dicembre 2018 è consultabile sul sito istituzionale della Giustizia Amministrativa al seguente indirizzo.