Il TAR Milano ritiene legittima una prescrizione contenuta
in un’autorizzazione alla escavazione con la quale si è imposta la realizzazione
di una pavimentazione di tipo fonoassorbente e la relativa manutenzione per il
tragitto stradale percorso dai mezzi per l’accedere alla cava, con riferimento
all’impatto relativo alla consunzione del manto stradale e all’impatto della
variazione del clima acustico lungo la viabilità di accesso alla cava.
Precisa al riguardo il TAR che l’attività di escavazione
produce un aggravamento dell’impatto ambientale negativo – e dei connessi oneri
anche in termini di costi di manutenzione – su tutte le variabili (e quindi
anche sulle strutture viarie esistenti) su cui va ad incidere; né esistono
nell’ordinamento nazionale e in quello comunitario norme o principi che limitino
in astratto l’imposizione di oneri sul privato che voglia esercitare
un’attività imprenditoriale che incida sul bene ambiente e che debba essere
contemperata con la tutela dei connessi interessi pubblici sensibili (e che
quindi, come tale, sia altresì oggetto di preveniva autorizzazione); nel caso
di specie, poi, le esigenze di tutela ambientale (che trovano diretta e
indiretta copertura costituzionale negli artt. 9 e 32 della Carta
costituzionale, oltre che nel richiamo ai limiti di utilità sociale della proprietà
e dell’impresa privata) sono sussistenti nel massimo grado, in ordine ad una
attività che ha un forte impatto sugli ecosistemi limitrofi e sulla vita
quotidiana dei residenti, e che, in quanto tale, è interessata da tutta una
serie di valutazioni e precauzioni di ordine pubblico; si può in definitiva
sostenere che la prestazione di facere imposta dalla P.A. trae diretta origine
(e ragionevole motivazione) dal progetto presentato dall’operatore economico
interessato e non mero pretesto in esso, al fine di traslare su un soggetto
privato (come tale non tenuto) oneri di natura esclusivamente pubblica, senza
una precisa disposizione di legge che ciò consenta.
La sentenza del TAR Lombardia, Milano, Sezione Quarta, n.
2307 del 1 dicembre 2017 è consultabile sul sito istituzionale della Giustizia
Amministrativa al seguente indirizzo.