A fronte di un rilascio di titoli edilizi in sanatoria rilasciati sulla base di una falsa rappresentazione dei fatti fornita però non dai ricorrenti, ma dagli originari proprietari, il TAR Milano ritiene che lo stato soggettivo di mala fede del dante causa non si trasmette senz’altro agli aventi causa. Appare quindi preferibile ritenere che, in ambito amministrativistico, lo stato di buona fede o mala fede vada sempre riferito alla condizione psicologica del soggetto al quale è indirizzato il provvedimento di annullamento e, quindi, alla condizione psicologica del successore, attuale proprietario del bene.
TAR Lombardia, Milano, Sez. II, n. 3142 del 7 ottobre 2025