La disciplina dell'emergenza in Regione Lombardia può spingersi sino a obbligare alla chiusura gli studi professionali degli avvocati amministrativisti che, a differenza dei civilisti e dei penalisti, non vedono sospeso il loro processo di riferimento? Ed è possibile imporre modalità di lavoro da remoto che ignorano sia le peculiarità della professione dell'avvocato amministrativista che il fatto che le modalità di accesso alla rete non sono uniformi su tutto il territorio regionale? E ancora, è corretto discriminare tra processo civile e penale da un lato e processo amministrativo dall'altro, come se chi si occupa del secondo fosse indenne dai rischi sanitari?

Di queste questioni si occupa il comunicato congiunto della Camera Amministrativa dell’Insubria, della Società Lombarda degli Avvocati Amministrativisti, della Camera Amministrativa Distretto Lombardia Orientale e della Camera Amministrativa di Monza e Brianza sulla funzione difensiva in Lombardia ai tempi dell’emergenza epidemiologica.