A fronte di un progresso che non può essere fermato, le autorità preposte alla tutela del vincolo paesistico non possono limitarsi a rifiutare semplicemente le proposte mitigative dell’istante, costringendo quest’ultimo a un’impossibile, o quantomeno defatigante, ricerca di soluzioni gradite, ma se scartano le soluzioni proposte devono rendersi disponibili all’analisi di altre, sostitutive o integrative, in modo da consentire la favorevole conclusione del procedimento con il miglior risultato in concreto possibile per quanto riguarda l’inserimento dell’infrastruttura nel paesaggio.
TAR Lombardia, Brescia, Sez. II, n. 971 del 31 ottobre 2025