Anche volendo confermare l’adesione all’orientamento secondo cui la presentazione della domanda di sanatoria determina la definitiva inefficacia dell’ordine di demolizione, tale conclusione non può valere quando il soggetto sanzionato presenti, in maniera continuativa, una pluralità di istanze di sanatoria aventi sempre ad oggetto le medesime opere, via via che vengono emanati gli atti sanzionatori, al fine di paralizzarne gli effetti. Si deve infatti ritenere che, in questo caso, ricorra l’ipotesi di abuso del diritto posto che l’interesse sotteso a tali istanze non può essere altro che quello di rendere impossibile l’esercizio del potere repressivo assegnato ai comuni. Si tratta pertanto di un interesse non meritevole di tutela.

TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, n. 3735 del 18 novembre 2025