Il TAR Milano precisa che nel c.d. “in house
pluripartecipato” le amministrazioni pubbliche in possesso di partecipazioni di
minoranza possono esercitare il controllo analogo in modo congiunto con le
altre, a condizione che siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni: a) gli
organi decisionali dell'organismo controllato siano composti da rappresentanti
di tutti i soci pubblici partecipanti, ovvero, siano formati tra soggetti che
possono rappresentare più o tutti i soci pubblici partecipanti; b) i soci
pubblici siano in grado di esercitare congiuntamente un'influenza determinante
sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative dell'organismo
controllato; c) l'organismo controllato non persegua interessi contrari a
quelli di tutti i soci pubblici partecipanti.
La sentenza del TAR Lombardia, Milano, Sezione Quarta, n.
2474 del 23 dicembre 2016 è consultabile sul sito di Giustizia Amministrativa.