La Corte di Giustizia UE, con riferimento alla problematica relativa all’assoggettamento dei contratti conclusi tra enti nel settore pubblico alla disciplina delle norme relative agli appalti pubblici, ha statuito che:
«L’articolo 12, paragrafo 4, lettera a), della direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE, deve essere interpretato nel senso che non sussiste una cooperazione tra amministrazioni aggiudicatrici qualora un’amministrazione aggiudicatrice, responsabile sul proprio territorio di una missione di interesse pubblico, non svolga essa stessa interamente tale missione che in forza del diritto nazionale incombe soltanto su di essa e che richiede il compimento di più operazioni, bensì incarichi un’altra amministrazione aggiudicatrice, che non dipende da essa e che è anch’essa responsabile di tale missione di interesse pubblico sul proprio territorio, di effettuare dietro remunerazione una delle operazioni necessarie».

Corte di Giustizia UE, Sez. IX, del 4 giugno 2020 (causa C-429/19).
La decisione è consultabile sul sito istituzionale della Corte di Giustizia.