La Corte di Giustizia UE con riferimento all’articolo 118 del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163 statuisce che:
La direttiva 2004/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004, relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi, dev’essere interpretata nel senso che:
–  essa osta a una normativa nazionale, come quella oggetto del procedimento principale, che limita al 30% la quota parte dell’appalto che l’offerente è autorizzato a subappaltare a terzi;
– essa osta a una normativa nazionale, come quella oggetto del procedimento principale, che limita la possibilità di ribassare i prezzi applicabili alle prestazioni subappaltate di oltre il 20% rispetto ai prezzi risultanti dall’aggiudicazione".

Corte di Giustizia UE, Sez. V, del 27 novembre 2019 (causa C-402/18).
La decisione è consultabile sul sito istituzionale della Corte di Giustizia.