Il Consiglio di Stato ribadisce che l’art. 9 del D.M. n. 1444 del 1968, nel fissare la distanza minima che deve intercorrere tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti, fa espresso ed esclusivo riferimento alle pareti finestrate, per tali dovendosi intendere unicamente le pareti munite di finestre qualificabili come vedute, senza ricomprendere quelle sulle quali si aprono semplici luci.

Il testo della sentenza n. 4628 del 5 ottobre 2015 della Sezione Quarta del Consiglio di Stato è consultabile sul sito della Giustizia Amministrativa al seguente indirizzo.