Secondo il TAR Lombardia, Brescia, quando siano scoperti abusi edilizi risalenti nel tempo, per imporre la rimessione in pristino è necessario dimostrare l’esistenza di un interesse pubblico attuale. La cancellazione degli abusi tramite demolizione ha, infatti, una doppia finalità: punire un comportamento vietato e recuperare il territorio alla sua corretta zonizzazione. Quando l’attività repressiva si colloca a molti anni di distanza dall'abuso, il secondo scopo può risultare ormai superato dalla trasformazione dei luoghi intervenuta nel frattempo e rimane allora la sola finalità punitiva, che può essere ugualmente raggiunta anche attraverso sanzioni pecuniarie.

Il testo della sentenza del TAR Lombardia, Brescia, Sezione I, 5 ottobre 2015 n. 1246 è consultabile sul sito della Giustizia Amministrativa al seguente indirizzo.