La Corte dei conti, Sezioni Riunite in sede giurisdizionale, precisa che la situazione di “controllo pubblico”, enucleato in base al parametro dell'art. 2, comma 1, lett. b) e m), del d.lgs. 175/2016, non può essere presunta ex lege (né juris tantum, né tantomeno iuris et de jure) in presenza di una partecipazione maggioritaria di più amministrazioni pubbliche, né si può automaticamente desumere da un “coordinamento di fatto”; esso deve risultare esclusivamente da norme di legge, statutarie a da patti parasociali che – richiedendo il consenso unanime o maggioritario di tutte o alcune delle pubbliche amministrazioni partecipanti – determini la capacità di tali pubbliche amministrazioni di incidere sulle decisioni finanziarie e strategiche della società.

La sentenza della Corte dei conti, Sezioni Riunite in sede giurisdizionale n. 25 del 29 luglio 2019 è consultabile sul sito istituzionale della Corte dei conti, sezione banche dati, al seguente indirizzo.