La Corte europea dei diritti dell’uomo si pronuncia su un ordine di demolizione e statuisce che il provvedimento contestato dal ricorrente non ha procurato un onere sproporzionato ed eccessivo incompatibile con il diritto al rispetto della sua proprietà (fattispecie relativa alla Russia e a un ordine di demolizione emesso a seguito della realizzazione di edifici di tipo alberghiero con diversi appartamenti in difformità dal titolo edilizio che prevedeva la realizzazione di due case unifamiliari in area agricola).

La sentenza della Corte europea di diritti dell’uomo, Sezione Terza, del 18 ottobre 2018 (causa 6390/18) è consultabile (testo in francese) sul sito della CEDU al seguente indirizzo.


La Corte europea dei diritti dell’uomo ha riscontrato nei confronti dell’ordinamento russo una violazione del diritto a un equo processo, di cui all’art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, a causa dell'assenza di una parte rappresentante l’accusa nel giudizio avente per oggetto un illecito amministrativo.


La sentenza della Sezione Terza della Corte europea dei diritti dell’uomo del 20 settembre 2016 (c. 926/08) è consultabile, in lingua inglese, su questo link (testo estratto dal sito della Corte europea dei diritti dell’uomo).


La Corte dei diritti dell’uomo condanna l’Italia a risarcire il danno per irragionevole durata di un giudizio amministrativo pur in assenza dell’istanza di prelievo.

Il testo della sentenza del 25 febbraio 2016 (cause 17708/12, 17717/12, 17729/12 e 22994/12) della Corte europea dei diritti dell'uomo è consultabile, nel testo francese, sul sito della CEDU al seguente indirizzo.